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Viaggia con noi negli anni passati ed esplora il Festival dell'Alta Costiera Amalfitana
La quarta edizione del Festival Agerola Sui Sentieri degli Dei si è distinta per la sua capacità di coniugare l’espressione artistica con la bellezza della natura, rafforzando l’identità culturale di un territorio che si apre al mondo con intelligenza, gusto e accoglienza. Nelle parole del sindaco, si riflette lo spirito autentico di questa rassegna: un impegno collettivo, che coinvolge amministratori, cittadini e tanti giovani volontari, per costruire una manifestazione che fosse, ancora una volta, espressione del genius loci, della creatività e del senso profondo dell’incontro.
Anche nel 2015, il Festival si è mosso tra musica, teatro, danza, arte visiva, gastronomia ed enologia, proponendo un turismo culturale consapevole, capace di fondere la contemplazione del paesaggio con il piacere della partecipazione attiva. A questo spirito si sono aggiunte iniziative nuove e originali, come il Bus Theater, teatro viaggiante che ha portato l’arte nelle piazze, e l’apertura de La Goccia d’Oro, spazio dedicato alle fragranze, all’artigianato e alla sperimentazione sensoriale.
Il cartellone ha regalato serate memorabili, ospitando interpreti di grande prestigio. Tra questi, Peppe Barra, premiato con il Premio Salvatore Di Giacomo alla carriera, ha inaugurato idealmente l’edizione con la sua teatralità inconfondibile. Il festival ha saputo anche parlare il linguaggio dell’umorismo con Giobbe Covatta, Gene Gnocchi, Maria Bolignano, Antonio D’Ausilio, Baz, Enzo Paci, Alessandro Bolide, Antonio Giuliani, Barbara Foria, protagonisti del Comedy Tour di Sky Comedy Central, che ha fatto tappa ad Agerola portando leggerezza e risate.
La musica ha avuto un ruolo centrale, con due voci femminili tra le più amate della canzone italiana: Antonella Ruggiero, accompagnata dall’Orchestra Pop-Sinfonica Nazionale Bulgarian Classic diretta da Leonardo Quadrini, e Giusy Ferreri, in un concerto dal forte impatto emotivo. L’incontro tra musica e narrazione ha trovato una delle sue vette nello spettacolo Sogno o son desto di Massimo Ranieri, dove canzoni e monologhi si sono intrecciati in un racconto ironico e malinconico al tempo stesso.
Sul fronte teatrale, l’attrice Iaia Forte ha proseguito il suo felice sodalizio con lo scrittore Premio Oscar Paolo Sorrentino, portando in scena l’adattamento teatrale del romanzo Hanno tutti ragione, e dando voce ancora una volta al carismatico Tony Pagoda. Non sono mancati momenti di grande intensità drammatica con Giorgio Albertazzi, tornato a interpretare Memorie di Adriano, uno dei suoi cavalli di battaglia, che ha confermato il legame tra il Festival e la grande tradizione letteraria.
Altri protagonisti hanno illuminato il palcoscenico agerolese con performance originali e appassionate: Federico Salvatore, capace di mescolare poesia, satira e ironia; Vittorio Marsiglia, ultimo alfiere del varietà; Paolo Meneguzzi, che ha proposto una selezione dei suoi successi più amati; Claudia Campagnola in due momenti diversi della rassegna, uno dedicato alla memoria delle portatrici carniche nella Grande Guerra, l’altro, più leggero e teatrale, in compagnia di Marco Morandi, Carlotta Proietti e Matteo Vacca nella commedia Non c’è due senza te.
Uno degli appuntamenti più sorprendenti è stato il concerto esclusivo One Love, che ha visto esibirsi la pianista statunitense di origine coreana Sue Song insieme al grande jazzista Danilo Rea, in un duetto pianistico che ha lasciato il pubblico incantato. Il teatro d’impegno ha avuto il suo spazio con Orazio Cerino in Condannato a morte, the punk version, potente adattamento ispirato a Victor Hugo.
A concludere l’edizione, l’intramontabile Stelvio Cipriani, per il terzo anno consecutivo ospite del Festival, ha regalato al pubblico una serata di musica e ricordi, prima di lasciare spazio alla delicatezza teatrale di Ilaria Cecere e Annamaria Palomba, che hanno portato in scena Giorni felici di Beckett, restituendo un finale denso di significato e poesia.
Il 2015 ha segnato una tappa fondamentale nella storia del Festival, consolidandolo come un appuntamento culturale maturo, capace di attrarre artisti di fama nazionale e internazionale, offrendo al tempo stesso al pubblico un’esperienza autentica e irripetibile nel cuore della Costiera Amalfitana.
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